Ceramica da cucina di Roma

Simon Dienst

La Ceramica da cucina è una ceramica ruvida chiara (RUA); inquadra delle ceramiche tornite, cotte in modalità A ed è raramente rivestita con uno ingobbio rosso (RUA1). Essa è prodotta a partire dall’argilla refrattaria, non calcarea e che molto spesso contiene abbondanti degrassanti. Le funzioni dei recipienti di questa classe ceramica riguardano principalmente la cottura dei cibi: olle, pentole, tegami, bacini e piatti per cuocere, come anche coperchi e clibani. Fanno parte di questa classe ceramica anche i bruciaprofumi.

La tipologia di ONICer è proposta nella tesi di dottorato di S. Dienst (in corso). Essa copre la regione di Roma e il periodo dal IV sec. a.C. al VII sec. d.C. Prende in considerazione le tipologie di G. Olcese (2003)e di T. Bertoldi (2011), ma integra il materiale ricorrente di una cinquantina di siti.

I tipi prendono il prefisso “Roma”, seguito da quattro numeri e a volte da una lettera. Le prime due cifre indicano la categoria e il gruppo funzionale (più raramente, una caratteristica morfologica evidente). Per la ceramica da cucina, la numerazione è 2000. I gruppi funzionali sono contraddistinti dalla seconda cifra, le due successive e una lettera indicano il tipo e le sue varianti.

Bibliografia

Bertoldi T., Ceramiche comuni dal suburbio di Roma, Rome, 2011.

Dienst S., Étude chronologique, économique et culturelle de la vaisselle du Piano della Civita à Artena (Latium) depuis la République romaine jusqu’à l’Antiquité tardive, thèse en préparation à l’Université de Liège sous la direction de X. Deru.

Olcese Gl., Ceramiche comuni a Roma e in area romana. Produzione, circolazione e tecnologia. Tarda età repubblicana – prima età imperiale, Mantoue, 2003.